Le paure nei bambini: cosa accade nelle piccole menti

Se il vostro bambino è irritabile, impaziente o anche inappetente forse sta manifestando una paura che non riesce ad esprimere a voce.

Un’esperienza naturale nella nostra vita

Nella vita dell’uomo, la paura ha da sempre svolto una funzione di allarme e di difesa che lo prepara psicologicamente ad una situazione potenzialmente pericolosa.

Le paure però vanno anche superate e per farlo bisogna elaborarle ma è necessaria molta autostima. quando le paure non consentono di svolgere una vita normale, quando non permettono ad un bambino di maturare Perdono il loro compito di difesa e diventano un ostacolo allo sviluppo.

Già da molto piccolo, un bambino, prova le primissime paure che si evolveranno in base alla sua crescita. non di rado i bambini sviluppano paure a causa di esperienze vissute in tenera età: si può avere paura di cambiare casa e perdere gli amici del quartiere, di cambiare scuola e di non essere al passo con gli altri compagni, della morte se si è perso un parente vicino. Questo, ad esempio, si può ripresentare tutte le volte che un bambino vede un’agenzia di pompe funebri a Roma o nella città in cui vive che lo riporta con la mente al lotto subito.

Come si manifestano

A volte accorgersi della paura di un bambino è facile perché il piccolo impallidisce o inizia a tremare, altre volte ci sono dei sintomi che non è facile ricondurre subito a questa condizione e che si devono interpretare; possono essere, ad esempio:

  • Enuresi notturna;
  • Problemi alimentari;
  • Passività;
  • Mancanza di curiosità;
  • Irritabilità e impazienza;
  • Attaccamento eccessivo alle figure adulte.

La paura cresce con noi

Una delle prime forme di paura è quella di perdere il contatto con il genitore e il neonato stringe attraverso il contatto fisico, il riconoscimento della voce degli odori. In seguito, prima dell’anno di vita, il bambino manifesterà la paura degli estranei che lo porterà ad essere diffidente con con le persone non appartenenti al nucleo familiare.

Attorno ai due/tre anni, Il piccolo sperimenta l’autonomia: è questa la fase dei “NO!”. Allo stesso modo si sviluppano le paure causate dal controllo degli sfinteri e dalle nuove regole che apprendono. Non di rado i bambini hanno paura del water in cui tutto scompare. Pian piano si affacciano le paure di mostri paure di mostri, fantasmi e streghe; dei tuoni e dei temporali; del dolore manifestato con il timore di ammalarsi o ferirsi. Iniziano le curiosità sulla vita e la morte, sul sesso e sulla ciclicità della vita. Spesso queste domande mettono in difficoltà i genitori ma l’arma migliore è quella di rispondere con semplicità e chiarezza.

Cosa può fare l’adulto

Il consiglio è quello di non ridicolizzare le paure dei bambini ma di rispettarle e insegnargli ad usarle come arma per la crescita e per aumentare l’autostima che gli consentirà di affrontare da solo le proprie paure. non abbiate però delle aspettative troppo alte e rispettate e capacità reali del piccolo aiutandolo a capire quali saranno le conseguenze nel suo comportamento ma senza cedere nelle punizioni e senza aggiungere altre paure e preoccupazioni.

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