“La morte ti fa bella”: l’eterna giovinezza in un film divenuto cult

La bellissima Meryl Streep ha da qualche mese settantuno anni ma, per lei, il tempo sembra fermo agli inizi della sua carriera. A questo proposito si potrebbe anche pensare che esista veramente un filtro per l’eterna giovinezza e che la bella Meryl conosca la ricetta. La ricordiamo, dunque, nel film cult del 1992, intitolato “La morte ti fa bella” che prova quanto eclettica ed autoironica fosse la bella attrice già agli albori della carriera.

L’argomento principale del film è il bisogno di una bellezza immortale. Questa è l’ossessione di Madeline Ashton, appunto, Meryl Streep, che interpreta un’attrice nel fior fiore degli anni, ma con una visibilità mediatica già in rotta. Il suo fascino, però, le consente di conquistare il bel chirurgo plastico Ernest Menville consentendole una vita agiata e il desiderato successo. Ernest, però, era il promesso sposo di una cara amica di Madeline, cioè la scrittrice Helen Sharp. Le conseguenze di questo sgarbo fra amiche saranno disastrose.

Sveliamo il segreto

Inizia tutto nel 1978 a Broadway dove la bellissima e sfavillante Madeline si presenta con fluenti capelli biondi, un corpo super tonico e una innegabile bellezza. Passano però gli anni e la carriera non la soddisfa più così come la vita coniugale e la giovinezza che le sta scivolando fra le dita. Il culmine arriva quando vede l’ex amica Helen che pubblica un libro di successo e sembra addirittura ringiovanita di vent’anni. A questo punto, anche Madeline, spinta dall’eterna ripicca, cerca una soluzione per ringiovanire.

Appare quindi una donna misteriosa, Lisle Von Rhuman, che offre a Madeline un costosissimo filtro dell’eterna giovinezza. I risultati della pozione sono immediati ma hanno grandi condizioni: si deve avere una cura estrema del proprio corpo e sparire dal mondo dopo dieci anni, per non far insospettire la gente.

Inizia così una rocambolesca serie di circostanze per Madeline e Helen, che ha preso anche lei la pozione di Lisle e, in poco tempo, le “amiche” muoiono dando senso al significato del titolo; la morte (clicca qui), in veste comica, si impossessa dei corpi delle donne e l’immortalità acquisita permette loro di rivivere, da morte.

Il significato intrinseco

Al posto di creme e trucchi, ora, la bellezza deve essere mantenuta con formaldeide e vernici colorate. E la lezione di vita comincia a prendere forma: l’assaggio di bellezza tanto agognata nasconde la decadenza.

La felicità non sta nella bellezza di corpo giovane ma nel sorriso di una persona, anche anziana, ma che ha vissuto la sua felicità.

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