Il colibrì detto anche uccello mosca, è un singolare e grazioso uccello, appartenente alla vasta famiglia dei Trochilidae; è presente in tutto il continente americano, dall’Alaska alla Terra del Fuoco e sulle Ande, ma il loro habitat naturale ideale, è la zona tropicale.
La famiglia del colibrì, comprende circa 139 specie, tra cui l’uccello più piccolo del mondo, esso raggiunge una lunghezza che può variare da 5,7 a 21,5 cm., spesso però, le dimensioni della coda, sono quasi pari alla metà della lunghezza totale.
In cosa riesce a distinguersi il colibrì?
Il colibrì è un agilissimo volatile, grazie alle ali strette e lunghe, può librarsi, battendo le ali così velocemente, da risultare quasi invisibile, volando di fianco e cosa unica, nel suo genere anche all’indietro.
La carena dello sterno, ospita robustissimi muscoli, necessari per azionare i suoi rapidissimi movimenti. La sua alimentazione si basa principalmente di insetti e nettare, che si procura introducendo il lungo becco, in fondo alle corolle dei fiori. Per estrarlo è aiutato dalla particolarità della sua lingua, di forma tubolare, la forma di questa e del becco, è sovente uguale a quella di alcuni fiori.
I maschi si differenziano dalle femmine, per il loro piumaggio assai ornamentale, che è segno di orgoglio e di esibizione, durante la fase del corteggiamento.
Il colibrì è un uccello molto solitario, attaccato al suo territorio, tanto che lo difende accanitamente, anche contro uccelli di dimensioni maggiori. La femmina costruisce, su un ramo, o su una foglia di palma o su una roccia, un nido a forma di coppa, dove depone di solito due uova, in quasi tutte la varietà, cova le uova e si prende cura dei piccoli da sola.