Novità in arrivo nel mondo della scuola pubblica. E che novità, visto che tra le altre cose si parla anche dell’ingresso dei capitali privati che potranno investire negli istituti pubblici come sponsor. D’altronde, che piaccia o no, i soldi per le nostre scuole non ci sono e i capitali privati potrebbero rappresentare l’unica speranza per una rinascita del settore fondamentale per il nostro paese: l’istruzione.
Ma le novità presentate da Stefania Giannini, ministro dell’Istruzione Università e Ricerca,presso il Meeting di Cielle, a Rimini. Si parla anche di supplense, considerate dal ministro un “agente patogeno del sistema scolastico, batterio da estirpare”. Esternazioni che fanno discutere se non altro per la forma con cui sono state espresse.
Si torna anche a parlare di valorizzare gli insegnanti che ottengano risultati brillanti. In sostanza la ministra vorrebbe valutare gli insegnanti in base ai meriti e non solo in base all’anzianità di servizio, premiando chi fa e penalizzando chi non fa il proprio dovere.
Tra gli altri obiettivi quello di potenziare lo studio dell’arte che, in un paese come il nostro, dovrebbe essere alla base del programma di qualsiasi istituto. Insomma tante idee e tante novità in arrivo che si spera possano rilanciare definitivamente la scuola italiana. Perchè se non garantiamo una formazione adeguata ai nostri ragazzi sarà impossibile sperare in un futuro migliore.
Tuttavia ho qualche perplessità al riguardo. La scuola dovrebbe essere riformata anche e sopratutto con un occhio al mondo del lavoro. Per questo vorrei aggiungere quelli che dovrebbero essere, a mio avviso, 3 punti fondamentali della riforma sulla scuola:
1) Lingue: oggi come non mai è fondamentale conoscere le lingue. Il mondo corre molto più veloce di quanto non facciamo noi. In Italia sono ancora pochi i ragazzi che parlano correttamente l’inglese, all’estero oltre l’inglese si studia anche una seconda lingua. In un mondo sempre più globale conoscere le lingue significa aumentare le possibilità di trovare lavoro.
2) Computer: saper usare correttamente un pc è fondamentale. Oggi i giovani passano il loro tempo su facebook, ma quello che le aziende vogliono è altro.
3) Sapersi relazionare: con molta probabilità si finirà a lavorare in un gruppo di persone di nazionalità diversa, con abitudini, usi e costumi diversi. Per questo sapersi relazionare con gli altri è molto importante per adeguarsi subito.