La storia antica, specialmente quelle in Grecia, è composta da guerre che hanno creato miti e leggende, ma dove c’era una delle prime forme di strategia militare. Gli spartani sono stati tra le popolazioni più piccole a insegnare all’antica Roma come fossero importanti le composizioni dei battaglioni.
Un ruolo di cui oggi vogliamo parlare sono i peltasti, la fanteria con ruolo di difesa e attacco.
Peltasti, descrizione
Il nome peltasta nasce dalla tipologia di scudo che essi utilizzavano e che aveva una forma molto particolare. Si riconoscevano perché avevano sempre con loro uno scudo in legno, piuttosto pesante. La forma era a mezzaluna ed aveva delle rifiniture in legno sui bordi. Questo perché lo scudo non fosse rovinato da acqua o dalle spade.
Siccome i peltasti non lasciavano mai il loro scudo, esso aveva una bretella attorno al collo e poi un bracciale che i incastrava all’altezza dell’avambraccio e del bicipite.
Oltre a questo, il peltasta indossava una tunica corta, privata di maniche e di solito era di colore rossa. Le calzature erano di pelle di orso o cerbiatto. Molto resistente a eventuali lame. Come arma essi utilizzavano un giavellotto.
A cosa servivano i peltasti?
I peltasti si possono definire come la fanteria. Però i loro compiti erano diversi. Usati per rincorrere i nemici in fuga, ma perfino per proteggere la fascia laterale del proprio battaglione. Spesso erano usati come difensori della prima linea. Dunque il loro ruolo era sia di difesa che di attacco, ma quasi suicida. In base alle cronache dell’epoca erano quasi dei suicidi, ma indispensabili.
Il loro armamentario non gli permetteva di affrontare il nemico “corpo a corpo”, ma grazie agli scudi si difendevano ottimamente. Per essere un ottimo peltasta si doveva essere abili con il giavellotto e avere una notevole forza nell’alzare lo scudo.
Purtroppo questo tipo di “lavoro”, incideva sulla struttura fisica. A Sparta, dove i peltasti venivano istruiti e allenati da piccoli, si hanno notizie su un corpo tozzo, come l’altezza più bassa della media. Schiena curva e braccia più grandi una dell’altra.
Schiavi o soldati?
Dalle cronache del tempo vediamo che solo Sparta istruiva i suoi peltasti, perché, nella maggior parte dei casi, si parla di mercenari che, da un momento all’altro, potevano cambiare esercito.
Però, tali mercenari, non erano altro che decine e decine di schiavi impiegati in un ruolo che era spesso suicida. Per questo erano privati di armi da taglio, come spade o altre lame, per impedire che essi li usassero contro i loro padroni.