Formula 1 2021: tutte le novità, dal calendario ai piloti

21 marzo: mancano tre mesi al via ufficiale della stagione 2021 di Formula 1 quella che, almeno in teoria, dovrebbe segnare il ritorno alla “normalità”. Vale la pena ricordare che proprio il mondiale di Formula 1 è stato il primo grande evento sportivo a riprendere dopo il lockdown della scorsa primavera: Liberty ha fatto un grandissimo sforzo per garantire 17 appuntamenti in appena 5 mesi, con alcuni ritorni in piste storiche (Imola su tutti) che hanno acceso la nostalgia degli appassionati in tempi così complicati.

Il calendario 2021 della Formula 1

Sono 23 le gare che caratterizzeranno il prossimo campionato, resta però uno slot libero: si tratta della data del 25 aprile che, in un primo momento, sarebbe dovuta andare al nuovissimo GP del Vietnam. Difficoltà di vario genere hanno però messo a forte rischio la tappa asiatica e solo nelle prossime settimane si deciderà sul da farsi: Imola, Portimao e anche il Mugello sperano in un clamoroso bis dopo i week-end di questo 2020.

Come accennato in apertura, il debutto sarà quello classico: il 21 marzo si correrà sul circuito cittadino di Melbourne, in Australia, Gran Premio che nel 2020 non si è disputato a causa della pandemia. Gli appassionati di scommesse online alla ricerca di facili bonus sul primo deposito avranno già segnato col circoletto rosso la data del 5 settembre, quella che segnerà il ritorno sul circuito di Zandvoort, in Olanda (chissà se potremo ammirare la marea dei tifosi “oranje” sugli spalti per l’idolo di casa, Max Verstappen). Una settimana dopo, invece, il circus farà tappa a Monza. Da segnalare anche una prima volta assoluta: a Jeddah, in Arabia Saudita, si correrà il 28 novembre in notturna, mentre una settimana più tardi, il 5 dicembre, il Mondiale calerà il sipario con l’appuntamento di Abu Dhabi. Ricordiamo anche che in questi giorni si è chiusa anche la telenovela Interlagos: sarà questo circuito ad ospitare il GP del Brasile almeno fino al 2025.

Il mercato piloti

Sono tanti gli spunti d’interesse che arrivano dai cambi di sedili già ufficializzati. La lineup è praticamente già completa ma, prima di analizzare tutti i movimenti, è importante sottolineare che tutti i riflettori sono ora puntati su Lewis Hamilton: il sette volte campione del mondo ha il contratto in scadenza nel 2021 con la Mercedes, tutti danno il rinnovo per certo ma la firma tarda ad arrivare. Chissà che la trattativa non riservi qualche colpo di scena…

Restando in casa Mercedes, non hanno trovato seguito le voci che volevano il clamoroso ribaltone con un allontanamento del deludente Bottas (fresco però di rinnovo) per far spazio subito a Russell. L’inglesino, gran protagonista in Bahrein 2 quando ha sostituito Hamilton, dovrà aspettare almeno un’altra stagione, per ora resta in Williams con Latifi.

La Ferrari, come noto, ha dato il benservito a Vettel ad inizio stagione, comunicando in anticipo l’addio nel 2021. La mossa criticata da molti ed è stata una delle cause dell’annata disastrosa del tedesco. Il cavallino è atteso da un altro anno di sofferenza, solo i cambi regolamentari del 2022 potranno avvicinare la rossa a Mercedes e Red Bull. Intanto si apre una nuova era col solidissimo ed apprezzatissimo Carlos Sainz JR: lo spagnolo farà coppia con Leclerc, di certo cresciuto in questa stagione complicatissima ma a volte ancora troppo acerbo nella gestione di alcune situazioni in gara.

Svolta storica per la Red Bull: Marko ha optato per un secondo pilota di assoluto livello come Perez, il messicano ha preso il posto di Albon (rimasto senza sedile) e comporrà una coppia formidabile con Verstappen. La casa austriaca ha comunque dimostrato di continuare a puntare sui giovani, portando il giapponese Tsunoda in Alpha Tauri a far coppia con Gasly.

Grande curiosità, ovviamente, per il ritorno in pista di Fernando Alonso: lo spagnolo sarà di certo uno dei grandi protagonisti del prossimo Mondiale e sembra che, per una volta in carriera, la scelta sia stata quella giusta. La Renault è in costante ascesa e la presenza di Ocon non toglierà a “Nando” il protagonismo che merita e di cui ha bisogno per rendere al massimo.

Alonso prende il posto di Ricciardo, a sua volta passato in McLaren (rimpiazza Sainz) a far coppia col talentuoso Lando Norris. L’Alfa Romeo conferma Raikkonen e Giovinazzi, mentre la Racing Point, che diventerà Aston Martin, affiancherà a Lance Stroll il nuovo “capitano”, Sebastian Vettel: il tedesco avrà di certo una macchina più performante dell’ultima Ferrari per dimostrare di non essere finito.

Chiusura romantica parlando dei nuovi piloti della Haas: se il russo Mazepin dovrà dimostrare di valere in pista il sedile di Formula 1 conquistato grazie anche a forti sponsorizzazioni, l’attenzione del paddock sarà rivolta sulle prestazioni di Mick Schumacher, fresco campione di GP2. Il figlio del grande Michael sembra di non soffrire troppo la grande pressione mediatica che lo accompagna da sempre: sarà così anche in Formula 1?

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