Ade, figlio del Titano Crono e di Rea, la sorella di Era (regina dell’Olimpo), era uno fra i cinque fratelli del re degli dei, Zeus. Anch’egli fu divorato dal proprio padre alla nascita e poi venne liberato dal suo triste destino proprio dal fratello, Dio dell’Olimpo.
Alla sua nascita, infatti, Zeus fu protetto da sua madre che, ideato uno stratagemma in cui sostituì il bambino con un sasso, spinse Crono a divorarlo, facendoglielo credere il figlio. Quando divenne adulto Zeus andò ad affrontare il padre e lo costrinse a liberare tutti i suoi fratelli. Questi, finalmente liberi, si misero d’accordo fra loro per dividersi equamente i regni e i poteri.
A lui spettò l’oltretomba
Quando ancora non si conosceva l’esistenza delle pompe funebri (clicca qui per maggiori informazioni su Cattolica San Lorenzo) ad Ade venne concesso il titolo di Dio degli inferi e signore dell’oltretomba. Secondo una leggenda, il dio si innamorò perdutamente di Persefone, la bella figlia di Demetra e la rapì per portarla nel suo regno tetro.
Non appena Demetra lo scoprì, la dea scatenò la sua ira con una carestia che si espanse in tutto il mondo tanto da far rischiare l’estinzione agli uomini. Provato da una così grande catastrofe, Zeus, tentò di rimediare mandando il suo messaggero da Ade. Lo scopo era di riportare Persefone sulla terra sempre che lei, nel periodo in cui era rimasta negli inferi, ella, non avesse mangiato il cibo del mondo dei morti.
Ovviamente, Ade non voleva rinunciare alla donna che amava e sapendo che era a digiuno le offrì un melograno di cui, Persefone, mangiò solo alcuni grani. Questo fece scatenare di nuovo la collera di Demetra e di Zeus che ripropose un nuovo accordo.
Visto che la giovane non aveva mangiato l’intero frutto, sarebbe rimasta con Ade negli inferi soltanto per il numero di mesi pari al numero dei grani mangiati. I mesi restanti sarebbe tornata da sua madre sulla terra. Questo patto mise tutti d’accordo e Persefone iniziò la sua nuova vita in cui trascorreva i sei mesi dell’autunno e dell’inverno in qualità di regina degli inferi con suo marito Ade e i sei mesi di primavera ed estate con la madre nel suo mondo.
Ade e Cerbero
Si racconta che Ade non fosse di bell’aspetto e quindi, probabilmente per questo motivo, non vi sono molte raffigurazioni o sculture che rappresentano il dio. In varie epoche fu raffigurato in compagnia del suo cane a tre teste, il guardiano degli inferi Cerbero e da una pantera, sul suo trono e con lo scettro in mano. La sua testa era sempre coperta da un elmo che ne occultava la maggior parte del volto.