La melissa: cos’è, caratteristiche e utilizzi della pianta

La melissa (Melissa Officinalis) è una pianta che fondamentalmente appartenente alle Labiateae. La sua principale caratteristica, conosciuta da molti medici ed erboristi è quella di essere in grado di fungere come medicazione alternativa per combattere gli spasmi, i crampi e le infiammazioni. Andiamo a scoprirla nel dettaglio.

Caratteristiche fisiche

La melissa possiede foglie con una leggera peluria e cresce come arbusto che può raggiungere gli 80 cm. I fiori , che possiedono una forma simile ad una campanula, possono variare e maturare da una colorazione dal bianco giallastro a un rosa pallido. All’interno della stessa corolla vi è  un labbro diviso in tre lobi, dei quali quello centrale è più grande rispetto agli altri.

Alcuni cenni storici

La melissa trova il suo habitat originale nell’Europa meridionale e nell’Asia occidentale; anche in Italia la si può incontrare ma prevalentemente viene coltivata nei giardini. Il termine dato alla pinta della melissa proviene dal greco antico secondo cui meli corrisponde a miele, ed infatti, proprio per questo motivo il profumo del fiore attira insetti come le api. Nella medicina viene introdotto come rimedio principali per calmare le nevrosi mentali (Galeno, e Paracelso per primi e Serapio in seguito) e veniva somministrata per combattere vari disturbi della psiche; il medico arabo Avicenna, nel XI secolo, scrisse che la melisse era capace anche di rallegrare l’animo e conferire serenità alla psiche, oltre a curarlo. L’alcolato che proviene da questa pianta, che nel 1600 veniva prodotto dai monaci Carmelitani in Francia, era un rimedio antispastico molto diffuso anche per prevenire e curare disturbi ai denti.

Proprietà della melissa

Le foglie della melissa hanno un aroma molto gradevole poichè ricche di olio essenziale ed hanno il sapore simile al limone. Quest’ultima viene impiegata per gli stati di ansia con somatizzazioni a carico del sistema gastroenterico e viene usata anche per la sua azione antispasmodica, infiammatoria, con effetti carminativi. Viene inoltre usata dalle donne in stato premestruale ed è utile anche per curare nevralgie, la digestione, flatulenza e crampi addominali. Questa pianta è utilizzata anche nel trattamento del mal di testa quando è causata da tensione nervosa poiché, grazie alla presenza dell’olio essenziale, agisce come calmante sul sistema nervoso e rilassante su quello muscolare.

Controindicazioni

Questa piante, specie la tintura madre, come tutti gli altri medicinali chimici e naturali, non può essere usata in quantità maggiori rispetto alla posologia molto spesso indicata da medici e naturalisti, se non si vogliono riscontrare effetti collaterali, soprattutto contrari al vero scopo della melissa. Inoltre per chi soffre di problemi di tiroide è spesso sconsigliata.

Alcune modalità d’uso della pianta

Tisana alla melissa

Una tazza d’acqua con 1 cucchiaio non troppo colmo di foglie di melissa sminuzzate (1o minuti di infusione a fuoco spento e con acqua caldissima) sono necessari per ottenere un infuso da ingerire dopo i pasti ed evitare crampi. Prima di andare a dormire usate la tintura madre di melissa come sedativo. Non superate la ventina di gocce in poca acqua 3 volte al dì dopo i pasti principali e una trentina di gocce la sera prima di coricarsi.

 

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