Cosa cambierà per le pensioni nel 2018?

Si apre una stagione di cambiamenti per le pensioni nel 2018 con grandi innovazioni sugli assegni di previdenza e assistenza sociale. Uguaglianza di sesso per l’età pensionabile, novità per l’Ape Social e cumuli contribuitivi per i professionisti. Cambiamenti che porteranno miglioramenti e somme superiori per chi si appresta ad andare in pensione.

Pensioni nel 2018: i principali cambiamenti

Il panorama pensionistico subisce nuove modifiche ed ecco come si presenta all’inizio del nuovo anno:

Età pensionabile senza distinzione di sesso

Uomini e donne andranno in pensione alla stessa età secondo la sentenza di giudizio posta dal tribunale europeo che reputa indebita la differenza di trattamento di vecchiaia. L’Italia ha dovuto modificare la vecchia legge che stabiliva per il sesso maschile il minimo di età pari a 66 anni e 7 mesi mentre per il sesso femminile era previsto un anticipo di pensione di 66 anni e un mese per le lavoratrici autonome e 65 anni e 7 mesi per le dipendenti del’ambito privato. Da Gennaio 2018 il limite di età sale a 66 anni e 7 mesi per tutti mentre resterà immutata la richiesta  di un versamento di contributi pari a 20 anni per andare in pensione.

Pensione anticipata: Ape social e Ape rosa

La chiamano Ape Social ma in termini semplici esprime l’anticipo dell’età pensionistica a 63 anni a carico dello Stato. Ne fanno parte i disoccupati da lungo tempo  che hanno perso un lavoro a fine contratto e possiedono  18 mesi lavorativi nei tre anni precedenti.  Godono dei benefici della legge di Bilancio 2018 le prestazione di lavoro occasionale e i voucher di una durata massima di 6 mesi. Vale lo stesso per chi ha svolto lavori onerosi come gli operai siderurgici ad esempio e ha versato  contributi inps pari a 36 anni,  chi assiste un familiare disabile e le persone con un’ invalidità  del 74%  e 30 anni di contributi.
Rientrano nella pensione anticipata anche le donne lavoratrici  con figli che hanno diritto all’Ape Rosa, ossia ad un abbassamento di contributi equivalente ad un anno per ciascun figlio e un massimo di sconto pari a 2 anni.

Aumentano le pensioni nel 2018

L’Inps ha stabilito una crescita monetaria delle diverse tipologie pensionistiche nella seguente misura:

  • La somma degli assegni sociali  salirà a 453 euro mensili anzichè 448, 07
  • Il trattamento minimo per le pensioni che hanno un reddito basso passerà da 501,89 a 507, 41 euro
  • la pensione d’invalidità non sarà più 279,47 ma arriverà a 282,54 mensili
  • la pensione di reversibilità aumenterà in proporzione alle  altre pensioni

Cumuli di contributi per i professionisti

Non è ancora in vigore la legge di Bilancio del 2017 riguardante tutti i professionisti che accreditano direttamente i loro contributi pensionistici presse istituti di categorie e casse di previdenza sociale.  Dovrebbe entrare in vigore il  programma di cumulo gratuito dei contributi riferito a chi svolge una professione (come gli avvocati e i commercialisti). Tale sistema  porterà agevolazioni e miglioramenti sull’ottenimento di requisiti per tutte le tipologie pensionistiche.

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