L’ultima esclusione dell’Italia ai mondiali risale al 1958 quando la nazionale azzurra diretta da Alfredo Foni perse contro l’Irlanda del Nord. A pagare la sconfitta fu per primo l’allenatore, proprio come succede adesso a Gian Piero Ventura. L’esclusione ai mondiali del 2018 per l’Italia porta con sè conseguenze non solo calcistiche ma anche economiche.
Nazionale azzurra fuori dal Mondiale 2018: le conseguenze
La nazionale di Ventura resterà nella memoria la grande esclusa ai mondiali di calcio del 2018 proprio come accadde 60 anni fa in Svezia Il presidente rinunciatario della Figc Tavecchio ha dato libero sfogo alla rabbia definendo la sconfitta dell’Italia contro la Svezia una scena apocalittica. Vediamo insieme le conseguenze dell’esculsione ai mondiali 2018:
- Lunghi mesi di silenzio: la squadra azzurra dovrà aspettare le qualificazioni agli Europei 2020 che avverranno durante la primavera del 2019. E così dopo i clamori iniziali e le pesanti accuse alla classe dirigente l’Italia rimarrà fuori dal panorama calcistico e i riflettori resteranno puntati sui campioni del mondo.
- L’addio di Buffon: emozionante il pianto liberatorio di Gigi Buffon a fine partita dispiaciuto per l’esito negativo e la mancata qualificazione. Buffon è tra i portieri più longevi della storia calcistica italiana nonchè vincitore dei mondiali in Germania. La frase sul tempo che passa allude alla sua ultima presenza ai mondiali.
- Riduzione del valore di mercato: il campionato mondiale rappresenta per molti calciatori un importante occasione per la valutazione economica e la crescita delle proprie quote di mercato. L’esclusione dell’Italia causerà danni permanenti non solo ai protagonisti azzurri più quotati ma anche alle società che li acquistano pagando cifre astronomiche e rischiano una perdita di denaro durante il passaggio ad un’altra squadra.
- Una penale di 8 milioni: l’azienda di marketing Infront che offre i servizi di pubblicità, immagine e media agli eventi internazionali sportivi si è riunita con i maggiori sponsor della nazionale azzurra per concordare una penalità pari a 8 milioni di euro qualora non avvenisse la sua qualificazione ai mondiali 2018
- Incassi sfumati: alla nazione vincitrice del Mondiale vengono assegnati all’incirca 34 milioni di euro. La sola adesione alla gara garantisce un cifra di 8 milioni, a fronte degli 11 milioni per chi passa agli ottavi e 15 milioni per i quarti di finale. L’Italia perde così gli incassi avvenuti alle altre squadre qualificate ai Mondiali di Russia 2018.
Finisce così il sogno degli italiani di vincere simbolicamente il campionato mondiale di calcio. Le conseguenze morali fanno male come quelle economiche. La coppa del mondo per la nazionale azzurra di calcio rappresentava la vincita di un intero popolo e la gioia di festeggiare in una piazza o in bar assieme ad amici e familiari.