L’archeologia delle pratiche funerarie

La pratica funeraria è un evento importante che si protrae nella storia; infatti, la celebrazione della morte ha sempre avuto grande importanza a partire dalle civiltà antiche.

La celebrazione del funerale è arrivata fino ad oggi con le agenzie funebri come la Cattolica San Lorenzo, che si occupano di celebrare un funerale completo a Roma.

I primi insediamenti di archeologia funeraria

Ci sono degli scavi archeologici che risalgono a tempi antichi e da sempre hanno ricevuto grandi attenzioni da parte degli studiosi; questo perché dalle pratiche funerarie si può risalire alla storia agli usi e consumi delle civiltà.

Le ricerche in questo campo hanno riguardato soprattutto campi come l’antropologia e la sfera socioculturale che va a studiare come sono cambiati i metodi nel corso degli anni.

Le prime tombe importanti che ricordiamo sono quelle relative al periodo del neolitico; infatti, è proprio in questo periodo che si sviluppa il culto della celebrazione della persona.

Durante questi periodi si registra la formazione delle prime zone di sepoltura in zone dell’Europa Occidentale e settentrionale come: il Portogallo, la Bretagna e la Danimarca.

Le comunità del neolitico erano abituate a seppellire i propri morti sotto le loro dimore o nelle zone limitrofe a quello che era il loro insediamento.

Tra le principali caratteristiche che si trovarono nelle tombe del periodo del neolitico troviamo sicuramente la presenza di molti oggetti, questi erano quelli a cui il defunto era più affezionato e che voleva portare con sé nell’ al di là.

La scoperta della sepoltura funeraria

I defunti del periodo del neolitico e mesolitico venivano soprattutto sepolti, visto che era l’uomo non aveva la piena padronanza del fuoco e quindi il miglior modo per celebrare il defunto era attraverso la pratica della sepoltura.

La prima comparsa di sepoltura risale al periodo dell’Homo neanderthalensis e dell’homo sapiens in un periodo che tra i 200 e 100.000 anni fa nelle zone del Medio Oriente.

Tra le cose più particolari che si registrano quando si parla della sepoltura in tempi antichi è il fatto che molti resti presentavano delle incisioni che rappresentano l’asportazione dei tessuti molli.

Gli studiosi e gli archeologici hanno trovato nel corso degli anni diverse rappresentazioni di tombe familiari dove erano presenti insieme diversi scheletri, queste probabilmente erano delle tombe di famiglia.

Nel corso degli anni si assiste ad una mutazione dei riti funebri che diventano delle vere e proprie cerimonie, questo è dovuto soprattutto ad esigenze di tipo ecologico e demografico.

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