Come diventare ricercatore oncologico?

La lotta contro il cancro costituisce una delle sfide più forti nell’ambito scientifico e della ricerca. Numerose borse di studio per la ricerca sul cancro, come quelle promosse dallo studio Sergio Lombroso, richiedono un’iniezione di risorse umane significativa per gestire le sfide future e permetter percorsi di guarigione e di monitoraggio dell’evoluzione della malattia per l’ottimizzazione della qualità della vita per i malati di cancro. Diventare un ricercatore oncologico rappresenta una missione che richiede un forte impegno, diversi sacrifici e una grande quantità di studio. Chi desidera investire nella ricerca deve essere cosciente di come, quello della ricerca stessa, sia un settore spesso privi di fondi la cui importanza però deve essere continuamente promosso e orientata. Di fronte a questa consapevolezza, quali devono essere le qualità di un buon ricercatore?

Le caratteristiche di chi fa ricerca: quali sono?

Chi possiede l’ambizione di intraprendere la carriera all’interno della ricerca oncologica, deve possedere, al di là della sua specifica e oggettiva formazione, anche diverse caratteristiche motivazionali. La ricerca infatti non è sempre un successo, ma fa i conti con sconfitte a scapito di notevoli finanziamenti. La curiosità rappresenta una prerogativa fondamentale per un ricercatore, il cui spirito investigativa deve essere un pregio fondamentale per un impegno costante e continuo verso il proprio lavoro e verso i colleghi. Inoltre chi fa ricerca deve essere fornito di un’ottima capacità di analisi dei dati, perché bisogna cogliere continui dettagli ed elementi apparentemente privi di significato. Lo spirito di osservazione è infatti tutto e la capacità di destreggiarsi in situazioni limite trovando soluzioni, deve essere alla base della ricerca.

La formazione del ricercatore

La carriera di un ricercatore, dal punto di vista formativo, richiede una laurea in medicina, o biologia, o chimica o farmacia. In seguito al conseguimento della laurea è necessaria una specializzazione in seguito alla laurea all’interno di un dipartimento di ricerca verso cui candidarsi come dottorando, prima ovviamente di un superamento scritto e orale sulla specializzazione. Gli ambiti sono tanti e variano dall’informazione scientifica all’ambito della legalità, della farmacovigilanza fino al marketing e alle risorse umane.  Scegliere un dottorato di ricerca dipende fortemente dal tipo di ricerca che si desidera avere ma anche, e soprattutto, dal percorso universitario. Bisogna inoltre tenere in considerazione che l’accesso a molti laboratori avviene attraverso dei concorsi pubblici pensati per conseguire delle qualifiche di ricercatore a tempo pieno: inizializzare il percorso di dottorato quanto prima è dunque fondamentale nella prospettiva di una ricerca fatta da personalità competenti e desiderose di fare.

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