Calcolo dosaggio Coumadine: ecco come farlo e quando usare il farmaco

Il dosaggio di un qualsiasi medicinale è molto importante e riassunzione vari in maniera anche davvero importante da persona a persona ed inoltre può anche avere una variazione per l’individuo stesso nel corso del tempo. In particolar modo per quanto riguarda il Coumadine è molto importante che sia il medico a stabilire quale sia la corretta dose terapeutica dal momento che, se il dosaggio risultasse inadeguato, si avrebbero conseguenze piuttosto negative. Se esso ha un dosaggio troppo basso può avere poca efficacia anticoagulante, al contrario se il dosaggio fosse eccessivo si rischierebbe di andare incontro a delle emorragie.

Come calcolare la dose corretta

Chiaramente è il medico che deve decidere quale sia la dote corretta di Coumadine per il paziente e proprio per questo il medico si avvale di un esame di laboratorio che viene condotto sul sangue nel paziente. Questa indagine prende il nome di International Normalised Ratio o INR. I risultati di questa analisi restituiscono un valore numerico che poi indicherà quale sarà la terapia da seguire. Esistono degli intervalli che il medico stabilisce in cui questo INR deve rientrare.

Ad esempio se questo indice è compreso tra 2 e 3, allora avremo una fibrillazione atriale o anche prevenzione di trombosi venosa. Mentre in caso di pazienti che hanno una protesi valvolare meccanica, allora l’INR sarà più alto e compreso tra i valori 2,5 e 3,5. Fino a quando non si riuscirà ad avere un esame del sangue che mostri valori nella norma, allora la dose terapeutica verrà corretta.

Verifica della terapia corretta

Sono  davvero importantissimi i primi giorni di trattamento con Coumadine, poiché i controlli dell’INR saranno molto ravvicinati tra loro, questo proprio per cercare di capire quale sia il range corretto di somministrazione. Questo poiché se l‘INR si avvicina a 1 si ha una bassa anticoagulazione e quindi si rischia una trombosi. Al contrario un INR vicino al valore più alto indicato con 6, allora mostra che si sta avendo un’eccessiva coagulazione e il rischio sarà quello di emorragia.

In questa fase è necessario fare moltissima attenzione con i dosaggi e il paziente deve essere particolarmente vigile per capire se per caso ci fossero particolari reazioni avverse. Oltre alle analisi di laboratorio che monitorano la situazione, ciò che il paziente sente di diverso e avverte durante la terapia, è fondamentale per capire se si è sulla strada giusta.
Anche banalmente un taglio o una escoriazione può mostrare se effettivamente il nostro fisico è in grado di reagire bene oppure no. Una coagulazione del sangue troppo veloce, senza dubbio è indice di un possibile problema di coagulazione con conseguenti trombi. Al contrario se la sanguinazione fa fatica a fermarsi, allora è probabile che ci sia un sovradosaggio e che, in casi estremi, ci sia anche una possibilità di emorragia.
Chiaramente la fonte ultima su cui basarsi per decidere il corretto dosaggio sono le analisi, ma ogni segnale è molto importante che venga osservato, valutato e che gli venga dato il giusto peso. La terapia con Coumadine è sicuramente una delle più complicate, ma necessarie.
Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi.