Guerra d’Algeria: a quando risale? cosa l’ha provocata?

La guerra di Algeria è il conflitto che vide opporsi, in un periodo di tempo compreso tra il 1° novembre del 1954 il 19 marzo del 1962, l’esercito francese con gli indipendentisti d’Algeria guidati dal Fronte di Liberazione Nazionale. Il  FNN, ovvero il Fronte di Liberazione Nazionale, aveva rapidamente imposto l’egemonia sulle altre forze politiche presenti e dunque ecco che da qua venne fuori uno scontro. Questo scontro principalmente si svolse in Algeria, nonostante le FNN in un secondo momento decise di aprire un secondo fronte di conflitto anche in Francia. Questo purtroppo portò ad una serie di attentati molto importanti che videro coinvolte molte persone e che fecero moltissime vittime.

La guerra di Algeria

Durante il conflitto, quelli che vengono chiamati i Pied Noir che principalmente occupavano le città di costa tra cui anche la capitale Algeri e che rappresentano la minoranza europea d’Algeria, riuscirono ad imporre il ritorno di Charles De Gaulle al potere e quindi minacciando del 1958 un importante colpo di stato.

E’ successo che questo movimento riuscì a raccogliere dei tratti particolarmente aggressivi nonché eversivi di chi vi prendeva parte e portò al crollo della quarta Repubblica e all’instaurazione di quella che viene chiamata quinta Repubblica. Un cambiamento importante ad opera di qualcuno che, probabilmente, era stato sottovalutato in precedenza.

Questa quinta Repubblica era caratterizzata da una Costituzione che dava al presidente molti poteri e non solo. La guerra d’Algeria rappresentò infatti davvero l’episodio che costituì la chiave di volta per la decolonizzazione. Essa fu una battaglia particolarmente cruenta che portò ad un numero davvero importantissimo di vittime, soprattutto tra i molti civili algerini.

La strategia dell’esercito francese

L’esercito francese mise in atto una nuova serie tecniche di controguerriglia nei confronti dell’Algeria, che aveva come scopo il controllo della popolazione come posta della battaglia stessa. Questa guerra andava inoltre ad inserirsi temporalmente dopo la pesante sconfitta dell’esercito francese nella Guerra d’Indocina, che quindi li portò a cambiare la strategia per cercare di arrivare ad una vittoria.

Una strategia che però, di fatto, anche in questo caso non risultò essere vincente seppur diversa da quella dell’Indocina. Una strategia che non funzionò e che soprattutto portò alla morte di moltissime persone, anche e soprattutto tra i civili. Un qualcosa che la guerra dovrebbe evitare il più possibile.

La morte dei civili è senza dubbio la dimostrazione di una strategia non efficace e del fatto che spesso si stanno utilizzando tutti i mezzi a disposizione per uscire da un conflitto complicato e anche confusionario. La Francia stessa ha ampiamente dimostrato di essere in difficoltà ad affrontare questa guerra e quindi anche di salvaguardare i civili, che purtroppo sono morti in massa.

La battaglia fu molto lunga e cruenta, le perdite davvero altissime e la fine per nulla scontata. Tuttavia dopo ben 7 anni e mezzo di duro conflitto con moltissimi morti e feriti, ecco che gli algerini riuscirono a raggiungere l’indipendenza che venne proclamata il 5 luglio del 1962. Indipendenza importantissima che ha messo fine ad un lungo periodo di conflitti interni ed esterni e che ha dato loro libertà.

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