Mai come oggi lo sport italiano può essere considerato lo specchio del paese. Un paese sempre più allo sbando, quasi privo di regole, dove tutto è permesso e dove sembra regnare il caos. Per capire meglio la situazione in cui ci troviamo possiamo analizzare lo sport.
Quello che succede da anni nel calcio è sotto gli occhi di tutti. I grandi campioni, che prima facevano la fila per venire a giocare in Italia, oggi disertano il nostro campionato. Le squadre di serie A, sempre in maggiori difficoltà economiche, devono accontentarsi di giocatori di livello medio basso ed ecco che appena si va a giocare in Europa ce le suonano di santa ragione.
Ma lo sport non è fatto di solo calcio. Guardiamo la formula 1 dove il tricolore ha sempre avuto un ruolo determinante. Be, piloti italiani non se ne vedono più da tempo e la Ferrari non vince nulla da diversi anni. Stesso discorso si può fare guardando alla moto gp, per anni dominata dagli italiani (Rossi in testa) per poi sparire dal radar.
La situazione, purtroppo, non cambia di molto se guardiamo all’atletica, al ciclismo, al basket o al nuoto dove, al di la di qualche exploit dei singoli, non riusciamo ad emergere. E anche in quegli sport dove qualche risultato arriva, come nel tennis con Fognini che si è spinto fino a ridosso della top ten e la nazionale arrivata in semifinale, ecco che sono proprio i singoli a rovinare tutto (si veda l’ennesimo gestaccio proprio di Fognini a danno degli spettatori dell’ultimo torneo di Shangai).
Lo sport mai come oggi è lo specchio del paese. Un paese dove si fatica ad emergere, un paese dove si cerca sempre lo scontro, la controversia fine a se stessa. Per questo, e per mille altri motivi, rimaniamo indietro in tutti i settori, sport compreso. E non difendiamoci sempre dietro la scusa che gli altri hanno più soldi di noi… forse se solo provassimo a cambiare mentalità avremmo qualche speranza di cambiare, in meglio, questo paese… sport compreso!