Efedrina effetti collaterali: ecco quali sono e chi dovrebbe evitarla

L’efedrina produce una sensazione molto piacevole di benessere e dà molta energia al corpo. Questa è la definizione che inizialmente veniva attribuita all’efederina. L’efedrina di fatto è il principio attivo che deriva dalla pianta che prende il nome di ephedra sinica dal greco ephedros che indica una pianta rampicante.

Per cosa viene utilizzata l’efedrina?

L’efedrina può essere utilizzata anche a scopo terapeutico poiché occasionalmente può essere impiegata per la decongestione nasale, ma è anche un broncodilatatore particolarmente utile contro diverse forme allergiche, di riniti, nonché di asma e tosse ed inoltre può essere utilizzata per contrastare l’obesità, grazie alla sua azione lipolitica termogenica. Tuttavia nonostante questi effetti potenzialmente benefici, l’efedrina viene ricordata fondamentalmente per i suoi tanti effetti collaterali che derivano dal suo abuso. Il nulla osta per assumere l’efedrina ribattezzata talvolta “adrenalina vegetale” è necessaria la prescrizione proprio da parte del medico. In Italia è completamente vietato inserire ephedrine all’interno della formulazione di alcuni integratori alimentari e si può invece però ritrovare in diverse particolari specialità di medicinali sotto forma di pseudoefedrina.

Cosa avviene nell’organismo

Alcune persone assumono efedrina illegalmente convinti che gli effetti collaterali che si sviluppano dalla sua assunzione non siano così negativi, ma in realtà è tutt’altro che vero.

Se inizialmente le bassi dosi sono tollerate abbastanza bene dall’organismo e permettono di resistere al meglio alla fatica e danno una piacevole eccitazione, per continuare a godere di questi benefici, è necessario consumare dosi di efedrina sempre più elevate.

Questa sostanza di fatto è una sorta di droga e quando l’organismo si abitua completamente all’assunzione e comincia a sviluppare una dipendenza, allora la persona è spinta a utilizzarne sempre di più e le controindicazioni, sono davvero moltissime.

L’efedrina infatti, non deve essere assunta da persone diabetiche che hanno delle aritmie o altre problematiche cardiovascolari come l’ipertensione. Inoltre non devono assumerla coloro che soffrono di ipertrofia prostatica, ma anche glaucoma, ipertiroidismo, insonnia e chi presenta sintomi spiccati di ansia e depressione.

Un eccesso di efedrina può anche essere responsabile di edema polmonare, tachicardia, ipertensioni varie, miocardite, ansia e tremori. Se inoltre viene assunta insieme a caffeina o sinefrina o nei casi proprio estremi di dipendenza con anfetamina, il risultato per l’organismo è davvero terribile e può portare al coma e addirittura alla morte.

E’ davvero importante non fare uso di efedrina ed eventualmente utilizzarla unicamente sotto u no stretto controllo medico che possa accertare che davvero questo farmaco sia necessario. E’ davvero complicato smettere di assumere efedrina a causa dei suoi effetti particolarmente positivi all’inizio, ma devastanti in un secondo momento.

Quello che infatti è davvero pericoloso e letale, è proprio il fatto che dia molta dipendenza e che quindi possa indurre a pensare che gli effetti non potranno mai essere negativi, ma solo positivi. Chiaramente questo è decisamente sbagliato e pericolosissimo perché porta ad una dipendenza totale e incontrollata che può finire nel peggiore dei modi. L’importante è cercare anche di stare vicino ad una persona che fa uso di questa sostanza per poterla aiutare al massimo ad uscire da questo terribile tunnel.

Aggiungi ai preferiti : Permalink.

I commenti sono chiusi.