Nba al via, chi sono le favorite per l’anello?

È durata 70 giorni la offseason di Nba: a poco più di due mesi dall’assegnazione ai Los Angeles Lakers del 17esimo anello della loro storia nella bolla di Disneyworld, la lega riparte con qualche incognita in meno ma anche con l’esigenza di mitigare le perdite economiche derivanti dalla pandemia. È per questo motivo che si è preferito cominciare così presto, garantendo così la copertura natalizia che frutterà tra i 400 e gli 800 milioni.

A conti fatti, però, gli appassionati hanno vissuto questi mesi come di consueto: grande attenzione al draft e ai movimenti di mercato che hanno chiarito quali sono le gerarchie per la stagione appena cominciata. Gli appassionati di scommesse e casino online Paypal studiano quale possa essere la miglior opzione per una giocata “antepost” relativa alla vittoria del titolo. La risposta? Los Angeles Lakers.

I campioni si rinforzano

Sì, perché i campioni in carica hanno ulteriormente rinforzato il proprio roster. Harrell (che arriva dall’altra metà di Los Angeles, dai Clippers) e Schroder sono delle sicurezze partendo dalla panchina, c’è stato poi l’innesto di Marc Gasol che garantisce un ulteriore salto di qualità sotto canestro. LeBron James, a 36 anni, dice che non sa fino a quando resterà sui livelli che gli hanno permesso di portare a casa il titolo di MVP delle ultime finals, ma intanto è certo di giocare col suo complemento perfetto, Anthony Davis, fino al 2023. E già questo basterebbe a sognare un’era ricca di successi.

Chi può ambire al titolo

I Lakers saranno la squadra da battere e, sulla carta, dovranno guardarsi proprio dai concittadini (che peraltro li hanno battuti nel debutto stagionale). I Clippers hanno cambiato allenatore (Lue al posto di Rivers) ma sostanzialmente hanno cambiato poco nel roster, già competitivo lo scorso anno ma caratterizzato da gravi problemi di spogliatoio. George ha rinnovato fino al 2024, vedremo se peserà la situazione di Kawhi Leonard che sarà free agent a fine stagione.

Oltre ai Clippers, ci sono ovviamente i Milwaukee Bucks a puntare all’anello. Dopo la delusione degli ultimi playoff (i Bucks si presentavano da miglior squadra della regular season ma sono stati eliminati in semifinale di Conference), si temeva l’implosione con la partenza di Antetokounmpo. Giannis, però, dopo aver riflettuto a lungo ha deciso di rinnovare con la franchigia che ha creduto in lui sin da giovanissimo e proverà così a vincere con Milwaukee. Per lui il contratto più ricco di sempre con 188 milioni di dollari e estensione fino al 2026.

L’altra potenza ad est è Brooklyn: i Nets suscitano curiosità non solo per la presenza in panchina di Steve Nash, alla prima esperienza assoluta da head coach, ma anche per capire quanto Irving e Durant (che sembra recuperato già a buonissimi livelli) sposteranno gli equilibri nella Conference.

Le possibili sorprese

Gli scorsi playoff hanno comunque dimostrato che la situazione legata alla pandemia può sconvolgere anche gerarchie che sembravano solidissime. È accaduto che Miami arrivasse alle finals e gli Heat cercheranno di confermare la splendida post-season giocata ad Orlando. Ad ovest il livello medio resta altissimo: Denver, con Jokic e Murray, punta in alto, così come i Blazers di Lillard. Occhio a Golden State: Curry è tornato e sembra in forma, sarà indispensabile capire quando e se esploderà la “connection” con Wiggins, mentre Draymond Green dovrà essere il leader emotivo visto il nuovo e grave infortunio di Thompson. Doncic, a Dallas, è pronosticato come MVP di questa stagione, vedremo anche se Utah saprà fare un ulteriore passettino in avanti trascinata da Gobert e Mitchell.

Nella Eastern Conference si è perennemente alla ricerca dell’esplosione definitiva di Philadelphia: Embiid e Simmons sono davvero capaci di portare i Sixers a lottare per l’anello? Boston si affida al talento di Tatum e Brown per sopperire a mancanze oggettive, mentre Atlanta (dove è finito Gallinari) si candida a ruolo di protagonista anche grazie ad un roster profondissimo.

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